La trama in breve
I fratelli adolescenti Simon e Karin vanno a trovare i genitori e la sorellina Clara, seguiti dagli altri membri della famiglia allargata invitati a cena, insieme ad alcuni vicini di casa e amici arrivati per ragioni diverse — riparare la lavatrice o portare del cibo. Parlano e fanno poco altro, cose di tutti i giorni che si trasformano in eventi a partire dalle storie raccontate senza apparente motivo, come quella delle bucce d’arancia che cadono sulla parte arancione o di uno sconosciuto che durante una proiezione al cinema tiene inconsciamente il piede su quello della madre.
Il film esplora la vita di un appartamento della middle-class berlinese con suspense, umorismo e un senso di frenesia, creando un senso di immersione nella vita domestica. I personaggi si urtano l’uno con l’altro. A volte è confuso, senza confondere: il film ridà un senso di mistero a ordinarie scene di vita, catturando e reinventando la realtà.
Il regista
"Le esperienze che i personaggi si raccontano non sono materiale di conversazione interessante, ma lo fanno in maniera intima perché vogliono essere capiti e condividere esperienze per sfuggire alla solitudine. Il linguaggio però li limita, e le persone a cui parlano non rispondono, restano distanti — i monologhi non diventano dialoghi che collegherebbero i personaggi, così restano isolati e separati, anche nel cerchio familiare” (Ramon Zürcher, regista del film).
Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=F7iUgGAiKbQ