Per uscire dalla mediocrità e cambiare mestiere, il barbiere Ed Crane progetta di procurarsi diecimila dollari ricattando con una lettera anonima l'amante di sua moglie. Il suo piano innesca una serie di effetti imprevisti e letali. Personaggi, atmosfere, rimandi criptici e la fotografia fanno del 9° film dei fratelli Coen un noir e un omaggio al noir. E' però qualcosa di più, a partire dall'elegante, silenzioso, tabagista e moralmente squallido protagonista che si propone di essere qualcuno e di continuare a non esserci per gli altri, invisibile e insospettabile. Il nesso con il principio di indeterminazione di Heisenberg, citato dall'avvocato difensore, è evidente.

Registi
In America, sul finire degli anni Ottanta, i re del cinema indipendente erano Joel e Ethan Coen, fratelli sceneggiatori e registi. Sospesi tra il kitsch e il pop, sempre adrenalinici e ipercolorati, sono autori di pellicole scintillanti, nonchè impeccabili infusioni tra lo "sporco" e il parodistico. Alternano il noir alla commedia, creando cinema sulfureo popolato da volti come quelli di John Turturro e John Goodman. Mutano costantemente registro, tra film e film, ma anche all'interno della pellicola stessa. Filmografia validissima a partire da Blood Simple, primo lungometraggio.
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