# Focus – TransFatty Lives

"Patrick O'Brien, aspirante filmmaker, ha trent'anni quando gli viene diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. Nonostante la minaccia di avere pochi anni di vita davanti, comincia a documentare tutto quello che gli succede a livello corporeo. E dopo dieci anni, il suo primo film è pronto.
Da un lato c'è la Sla, il nemico. Dall'altro, il regista, soggetto e oggetto al contempo. Invece che arretrare o porre distanze, O'Brien sceglie la strada dell'immersione totale senza filtro: mostrandoci in ogni sequenza che egli è arbitrario artefice di quel che vediamo, e armato di uno humour dissacrante e provocatorio, ci mette a nostro agio, nonostante la posizione 'scomoda'. Intanto, come riesce a riadattarsi anche un corpo privato delle sue funzioni principali, il cinema rigenera i suoi meccanismi vitali: il narratore diventa la voce sintetizzata della tecnologia resa celebre da Stephen Hawking, e la cabina di montaggio è manovrata con sistemi di eye-tracking".

Transfatty Lives conserva in gran parte l'esuberanza e il tenore scherzoso dei suoi cortometraggi e ha ottenuto l'estetica di un collage della cultura pop e aspetti kitsch.

Il regista

Patrick O’Brien inizia la carriera come filmmaker e dj newyorkese, dal 1995 incomincia a girare cortometraggi. E’ con l’uscita del suo lungometraggio Transfatty Lives che si afferma come regista. Nato nel 1974 a Edison, New Jersey, Patrick ha frequentato la School of Visual Arts e ha vissuto a New York per gran parte della sua vita. Quando gli è stata stata diagnosticata la SLA, nel maggio 2005, ha deciso di intraprendere il suo progetto più ambizioso ancora, un lungometraggio documentario sul suo viaggio.
La pellicola è stata presentata in diverse occasioni festival, tra cui nell’aprile 2015 al Tribeca Film Festival di New York e nel novembre dello stesso anno è uscito nelle sale di Los Angeles.

Alcuni estratti dell'intervista del regista per IndieWire del 17/04/2015
"TransFatty Lives", di Patrick O'Brien, girato per un periodo di 10 anni, racconta la storia intima di come sia la vita con la SLA (malattia di Lou Gehrig). O'Brien, che era conosciuto come TransFatty DJ e superstar di Internet, ha iniziato a documentare la sua vita nel 2005, dopo la diagnosi di SLA e la comunicazione di avere solo 2-5 anni di vita. Il film guarda senza battere ciglio la possibilità di morire, mentre allo stesso tempo esplora tutte le cose che rendono la vita degna di essere vissuta."

Qual è il tuo film descritto in 140 caratteri o meno?

Il ragazzo diventa uno zoppo, lo zoppo fa un film, lo zoppo ha anche una ragazza, la ragazza e lo zoppo hanno un figlio, lo zoppo perde la ragazza, lo zoppo perde la sua mente, lo zoppo passa alla storia del cinema.

Ora, di cosa si tratta veramente?

"TransFatty lives" è un diario visivo di 10 anni. Si tratta di un "rollercoaster" emotivo. Esso ti porta nel cuore oscuro della SLA (malattia di Lou Gehrig pseudonimo) per mezzo di amore, risate, paranoia, depressione, e le assurdità folli della vita. Ed è per il mio bambino, Sean.

La più grande sfida nel portare a termine questo film?

Vuoi dire oltre ad avere la SLA? Oltre ad avere il mio hard disk rubato? Oltre a filmati, senza soldi, e collaboratori che andavano e venivano? Realizzare "Transfatty Lives" è stato un gioco da ragazzi.

Quali fotocamere hai usato?

Ho esclusivamente utilizzanto la tecnologia Gimp-Cam. Scherzi a parte, abbiamo utilizzato la tecnologia in un modo enorme in questo film. Abbiamo usato tutti i formati di macchina fotografica, da Hi-8 per Hi-Def, da 16mm a 35mm con diverse tipologie di lenti...

Hai usato il crowdfund? Se si, tramite quale piattaforma? Se no, perché?

Il nostro sponsor fiscale è la Fondazione di New York per le Arti (NYFA). Grazie al loro suggerimento abbiamo usato per il crowdfund il RocketHub. Abbiamo avuto anche alcuni investitori sorprendenti che hanno contribuito a ottenere il film finito. In questo momento ho lanciato una nuova campagna su RocketHub per aiutare me e i miei assistenti a Tribeca per il World Premier. Si può donare visitando www.transfattylives.com.

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Ecco qui un'intervista con il filmmaker Doug Pray:  https://www.youtube.com/watch?v=gHDZ52jEUls
e una recensione per il Tribeca Film Festival Movie Review: https://www.youtube.com/watch?v=1KyxiwP6nmM

Infine il trailer del documentario: https://youtu.be/t1g354B41NU
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