Francia, Auvergne, dipartimento di Puy Le Dome. La zona è talmente isolata che sopravvive l'istituzione della "classe unica", dove si ritrovano bambini la cui età copre l'intero ciclo scolastico delle elementari. Un maestro prossimo alla pensione segue tutti i suoi alunni cercando di trasmettere, oltre a un po' di sapere generale, anche qualche insegnamento etico e civico, dal rispetto reciproco all'inutilità della violenza. Nel frattempo la montagna segue, dall'inverno all'estate, i suoi ritmi. Nicolas Philibert, uno dei più grandi documentaristi contemporanei francesi, racconta la vita quotidiana e "straordinaria" di una classe unica che, guidata dal maestro Georges Lopez, impara realmente a muovere i primi difficili passi della propria vita. Nessun intento pedagogico, nessun trattato sul sistema scolastico, nessuna mira o ambizione "politica" di proporre soluzioni o di offrire alternative. Essere e avere (il titolo deriva direttamente dai primi due verbi che si insegnano a scuola) rappresenta l'insolito caso di un documentario diventato un inaspettato blockbuster. Con più di un merito. Il regista Philibert, già autore dell'ottimo "Il paese dei sordi", conferma di essere qualcosa di più di un mero documentarista. La macchina da presa restituisce un mondo realistico e al contempo esemplare riuscendo a non cadere mai nella retorica. Il documentario s'impone con forza e sospesa sulla difficoltà di crescere, sulle gioie delle prime conquiste e conoscenze individuali, sul valore dell’amore e il dignitoso senso di responsabilità di bambini chiamati a relazionarsi con il proprio passato e futuro. Niente di più semplice, intenso e commovente che vedere le emozioni e le ribellioni dei piccoli, la curiosità e i loro stupori ai primi incontri con il sapere.
Estratto dall'intervista realizzata al Festival di Bellaria il 5 giugno 2008, a cura di Mario Tolomelli e Francesca Piatti http://www.youtube.com/watch?v=OhhWXmsVE5s